Accordo Comune-ASL e si salvano i centri diurni di Viareggio

L’ACCORDO TRA ASL E COMUNE SEMBRA SCONGIURARE LA CHIUSURA DEI CENTRI PER DISABILI GESTITI DA CREA

Sembra avviarsi verso una soluzione positiva la questione che ha visto coinvolti il Comune di Viareggio, la ASL 12 Versilia e la cooperativa CREA riguardo ai 370mila euro di arretrati destinati ai Centri Diurni per Disabili “Il Capannone” e “Giòcoraggio” della cooperativa di via Virgilio, centri gestiti dalla Asl ma finanziati dal Comune.

Dopo l’ultimatum con cui l’Azienda sanitaria ha intimato alla giunta guidata da Lunardini di pagare entro il 2 marzo, infatti, ieri (29 febbraio) si è svolto un incontro tra il sindaco di Viareggio e il direttore della ASL al termine del quale i due enti sono giunti ad un accordo per cui, grazie ad una compensazione di crediti-debiti con il Comune di Viareggio, la ASL ha accettato di rivedere la propria posizione e ha dato disponibilità ad accettare la delega dei Centri Diurni per l’anno 2012.

Ad oggi, rimangono in sospeso le posizioni dei comuni di Camaiore e Pietrasanta che devono rispettivamente 293mila e 280mila euro alla ASL per i centri che hanno sede nei loro territori.

CREA si dichiara soddisfatta, almeno in parte, e fiduciosa che la presa di posizione del Comune di Viareggio costituisca una svolta positiva per la continuità di tutti i servizi socio assistenziali per disabili della Versilia. La cooperativa rinnova la richiesta che sia convocata al più presto l’assemblea della Società della Salute nella quale discutere con tutti i Comuni e l’AUSL 12 le scelte in merito al complesso dei servizi e alle politiche sociali.

La consapevolezza della diminuzione delle risorse che la grave crisi economica impone – afferma la presidente di CREA, Vera Caruso – non significa rassegnazione nei confronti della mancanza di programmazione, delle logiche dei tagli lineari e dei massimi ribassi sui servizi che riguardano le persone. Continueremo a tenere alta la guardia perché non si adottino politiche che sbrigativamente penalizzano i soggetti più fragili”.

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